mercoledì 4 giugno 2008

IL TEOREMA DI PITAGORA

Cari lettori, siamo due ragazzi, Emanuele e Antonino. Oggi vi vorremo parlare della nostra materia preferita: la matematica. A noi due la matematica piace molto. La nostra professoressa si chiama Cinzia Catanzaro. Lei è molto brava e molto chiara nello spiegare i vari argomenti matematici e scientifici; oltre alla bravura è anche molto simpatica. In particolare oggi vi vorremmo parlare di un argomento specifico: il teorema di Pitagora. Noi, essendo ragazzi frequentanti la prima media, ancora non abbiamo trattato il teorema di Pitagora perchè è un argomento che si studia in seconda, ma l'abbiamo scoperto e capito grazie al professor Biagio Carbone, esperto esterno del progetto "Matematicando" per le classi terze, che ci ha dato un programma di matematica per computer chiamato "GEOGEBRA", insieme ad un foglio dove abbiamo realizzato una costruzione che ci ha permesso di giustificare il teorema di Pitagora.
Ma che cos'è il teorema di Pitagora? Il teorema di Pitagora dice che in ogni triangolo rettangolo, l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui due cateti. Noi due, comunque, speriamo di frequentare il prossimo anno un corso Pon progettato su argomenti di matematica perchè è una materia molto bella che ci appassiona.
Questo articolo è stato pubblicato per la nostra prof. CINZIA.
Da Emanuele e Antonino.

martedì 3 giugno 2008

Un, dos, tres Messico! Da Santa Lucia del Mela in missione nei villaggi poveri

Giusy vive a Santa Lucia del Mela e fa l'avvocato. L’anno scorso, insieme ad altri tre ragazzi luciesi, è partita per il Messico per aiutare i bambini bisognosi. La missione è stata organizzata dal gruppo parrocchiale con cui collabora, che si chiama "Le Sentinelle dello Spirito Santo" e raccoglie 21 giovani come lei. L’abbiamo intervistata per conoscere la sua esperienza.


DOMANDA: Qual è il motivo che ti ha spinta a partire per il Messico?

RISPOSTA: All'inizio la motivazione principale è stata quella di aiutare le persone più bisognose, poi in realtà sono state loro ad aiutare me facendomi diventare una persona migliore.

A cosa ti è servito questo viaggio?

Mi è servito a capire che sono molto fortunata e ad apprezzare tutto quello che ho, come l’affetto della famiglia e degli amici, il cibo in tavola, i vestiti, tutte cose che fanno parte della nostra vita e a cui non facciamo caso, ma che molte persone meno fortunate di noi non hanno.

Con quale mezzo di trasporto sei partita? Hai dovuto affrontare delle difficoltà durante il viaggio?

Sono partita in aereo. Le difficoltà sono state che abbiamo dovuto viaggiare di notte e che abbiamo dovuto affrontare un viaggio di 15 ore, cambiando vari aerei, da Catania a Roma, da Roma a Madrid, da Madrid a Città del Messico. Dall'aeroporto di Città del Messico siamo arrivati al villaggio con degli autobus molto confortevoli e belli, perchè lì sono il principale mezzo di trasporto.

In quali città o paesi sei stata?


Sono stata in un villaggio, accanto ad una città di nome "Matehuala" che si trova in una zona desertica del Nord Est del Messico.


Oltre a Matehuala, sei stata in altre città?

Si, io e il mio gruppo siamo stati in una città chiamata Guadalajara, abbiamo visitato Città del Messico e infine una località religiosa chiamata Jesùs Maria.

Come si svolgeva la tua giornata?

la mattina mi svegliavo alle 7.00, ci riunivamo per fare le lodi e pregare e alle 9.00 dritti a lavoro: abbiamo ristrutturato un parco per i bambini e una Chiesa. Alle 14.00 era l’ora del pranzo, poi riposavamo un po’ e alle 17.00 iniziavamo l’animazione per i bambini. Alle 18.00 suonava una campana per ricordare ai bambini che era l’ora dei giochi, che andavano avanti fino alle 21.00. Poi cenavamo e ci riunivamo tra di noi per confrontare le esperienze e le sensazioni della giornata.

Che cosa si mangiava? E dove mangiavate?

L’alimentazione era prevalentemente a base di mais, riso e fagioli. A pranzo mangiavamo dalle famiglie che ci invitavano, il pranzo si teneva dentro le loro capanne. Erano molto felici di averci con loro perché hanno molto rispetto per l’ospite. A cena invece mangiavamo tra di noi, in comunità.

Qual è il piatto tipico messicano?


Il loro piatto tipico si chiama "QUESADILLAS", è una specie di piadina che si farcisce con il formaggio o con altri ingredienti e sostituisce il pane..

Quali sono le feste tradizionali?


Una festa radizionale è quella della "Quencinera", una festa tipica che viene fatta per le ragazze che fanno 15 anni e rappresenta il passaggio dall’infanzia alla maturità. Anche le famiglie più povere fanno sacrifici per fare questa festa, che è importante come le nostre feste di 18 anni.

Come ti sei trovata e chi ti ha accolta?

Mi sono trovata bene perchè mi hanno ospitata e sono stati molto affettuosi con me. Una volta per esempio mi sono ammalata, avevo la febbre e venivano tutti a chiedermi come stavo e a darmi delle medicine. Mi hanno accolta tutte le famiglie del villaggio.

Dove abitavi?

Abitavo in una casetta insieme ad una famiglia.

Come erano costruite e come erano fatte le case?

Le case erano costruite in cemento. Erano formate da una camera da letto, una cucina, un piccolo bagno (in alcune case si trovava fuori) e un piccolo ingresso.

Con quali giochi giocavano i bambini?

Sono molto poveri e non hanno giocattoli al villaggio, solo quelli che gli regalano. Infatti facevano soprattutto giochi di gruppo con la palla.

Quali strumenti musicali suonavano?

Gli strumenti che suonavano sono le chitarre e i tamburi.


Quale moneta si usa?

La moneta che si usa in Messico si chiama "PESO".

C'erano negozi nel villaggio?

I negozi si chiamano " TIENDAS" e nel villaggio in cui eravamo noi ce n’erano pochi, in città invece si.

Com’era il tempo? Visto che era una zona desertica, c’erano le trombe d'aria?

Faceva molto caldo, la temperatura arrivava fino a 45°. Quasi sempre, la sera verso le otto, c’erano le trobe d’aria.

Quali sentimenti hai provato nel corso di questa missione?

I sentimenti che ho provato sono stati di gioia, ma allo stesso tempo di timore perchè non sapevamo come ci avrebbero accolti e che difficoltà avremmo incontrato.

A che cosa è servita questa esperienza?

E' stata una bella esperienza, ho visto nuove cose, nuove tradizioni e tante altre cose belle. Questa esperienza mi ha dato grande soddisfazione e mi ha insegnato tante cose.

Il giro d'Italia passa anche da Milazzo

Ciao a tutti!!! Finalmente il giro d'Italia passa anche da Milazzo nella terza tappa del 91° giro. Il vincitore di questa tappa è stato un ciclista messinese di nome Bennati che ha battutto tutti i corridori negli ultimi chilometri. Bennati ha vinto anche perchè conosceva l'ultimo tratto del percorso molto bene. I telecronisti, vedendo che Bennati nell'ultimo tratto di gara si distaccava dagli inseguitori, lo hanno dato subito per favorito e hanno capito che il ciclista conosceva il percorso, cosa che gli avrebbe consentito di vincere la gara.
A Milazzo sono venuti a sponsorizzare il Giro d'Italia molte aziende famose, fra cui quella del Parmigiano Reggiano e quella dell'Esta-the. Il Giro d'Italia ha portato molte visite di sportivi, curiosi e turisti da tutta Italia, ma anche da varie parti d'Europa, venuti per assistere al Giro ma anche per visitare le bellezze artistiche e naturali di Milazzo. Secondo voi, chi vincerà il Giro d'Italia?

Aspettiamo vostri commenti !

Saluti da
Gioele, Simone, Federico e Tindaro

SOGNI ANSIOSI DI ESSERE AVVERATI

Ciao a tutti, sono Elenoir e mi piacerebbe condividere con voi il mio più grande sogno, quello di diventare pedagogista, per poter risolvere i problemi degli adolescenti.
Però vorrei fare anche i provini per AMICI (il mio programma preferito). Non dico che dovrei vincere, ma almeno partecipare. Vorrei iscrivermi nella materia del canto (anche perchè ho deciso di studiarla). Alcuni mi dicono che quest'ultimo sogno non si avvererà mai e resterà per sempre chiuso in un cassetto; io non penso che sia proprio così e anzi sono ancora più determinata a cercare di realizzarlo.
Spero che un giorno i miei sogni si avverino!
Dolcissima 96 (ele)