Vogliamo raccontarvi l’esperienza vissuta in questi ultimi mesi nell’ambito del “P.O.N.” di Italiano, che ci ha condotti alla scoperta del patrimonio culturale, storico e artistico del nostro paese. A partire dai luoghi del Centro storico, abbiamo visitato il Museo etno-antropologico, il Palazzo vescovile, la Basilica Cattedrale e la Chiesa di San Nicola, che viene di solito tenuta chiusa e si apre solo una volta all’anno (precisamente nel periodo delle “Quaranta ore” durante la Quaresima). Ma la zona che ci ha affascinati di più, anche perché non tutti la conoscevamo, e sulla quale abbiamo scelto di concentrarci, è quella dei “Cappuccini”, dove si trovano la Chiesa, il convento e la cripta annessi.
Per noi ragazzi è importante la conoscenza della storia e dell’arte del paese in cui viviamo, per acquisire consapevolezza della nostra identità e diventare osservatori più attenti dei luoghi che ci circondano. Ma anche i più grandi, secondo noi, per vivere meglio il nostro paese, dovrebbero accostarsi alla conoscenza dei beni culturali, allo scopo di creare un legame più forte con la propria terra e imparare a valorizzare e preservare il patrimonio ereditato dalle civiltà che nei secoli si sono succedute.
Attraverso le visite guidate, lo studio dei documenti e le fotografie scattate, abbiamo fatto un viaggio nel nostro passato. Il nostro progetto è quello di realizzare un Digital Story-telling, ovvero un “racconto digitale” fatto di musica, immagini e parole, per lanciare la proposta di una maggiore attenzione al centro storico, che rappresenta il cuore pulsante della storia della comunità. Conservare la memoria storica aiuta a non smarrire la propria identità ed è un dovere nei confronti della nostra storia. Nel centro storico esistono monumenti e chiese in stato di abbandono, che se non diventeranno oggetto di restauri adeguati e di attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini rischiano di danneggiarsi del tutto e di essere dimenticati.
In particolare, pensiamo che sia importante valorizzare tutto il complesso architettonico dei Cappuccini. In che modo? Per esempio, secondo noi si dovrebbe ristrutturare la Chiesa, anche all’esterno, tenerla aperta ai visitatori, restaurare le opere d’arte che si trovano in essa e che sono danneggiate dal tempo e dall’incuria; rendere visitabile anche il convento e ricostruire la vita che i frati Cappuccini svolgevano ai tempi in cui lo abitavano; rendere più accogliente tutta la zona e inserirla nei circuiti turistici. Grazie a questo progetto abbiamo compreso l’importanza di conoscere il patrimonio di Santa Lucia del Mela, che è stata riconosciuta “Città d’Arte”, per rispettarlo e valorizzarlo.
Per noi ragazzi è importante la conoscenza della storia e dell’arte del paese in cui viviamo, per acquisire consapevolezza della nostra identità e diventare osservatori più attenti dei luoghi che ci circondano. Ma anche i più grandi, secondo noi, per vivere meglio il nostro paese, dovrebbero accostarsi alla conoscenza dei beni culturali, allo scopo di creare un legame più forte con la propria terra e imparare a valorizzare e preservare il patrimonio ereditato dalle civiltà che nei secoli si sono succedute.
Attraverso le visite guidate, lo studio dei documenti e le fotografie scattate, abbiamo fatto un viaggio nel nostro passato. Il nostro progetto è quello di realizzare un Digital Story-telling, ovvero un “racconto digitale” fatto di musica, immagini e parole, per lanciare la proposta di una maggiore attenzione al centro storico, che rappresenta il cuore pulsante della storia della comunità. Conservare la memoria storica aiuta a non smarrire la propria identità ed è un dovere nei confronti della nostra storia. Nel centro storico esistono monumenti e chiese in stato di abbandono, che se non diventeranno oggetto di restauri adeguati e di attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini rischiano di danneggiarsi del tutto e di essere dimenticati.
In particolare, pensiamo che sia importante valorizzare tutto il complesso architettonico dei Cappuccini. In che modo? Per esempio, secondo noi si dovrebbe ristrutturare la Chiesa, anche all’esterno, tenerla aperta ai visitatori, restaurare le opere d’arte che si trovano in essa e che sono danneggiate dal tempo e dall’incuria; rendere visitabile anche il convento e ricostruire la vita che i frati Cappuccini svolgevano ai tempi in cui lo abitavano; rendere più accogliente tutta la zona e inserirla nei circuiti turistici. Grazie a questo progetto abbiamo compreso l’importanza di conoscere il patrimonio di Santa Lucia del Mela, che è stata riconosciuta “Città d’Arte”, per rispettarlo e valorizzarlo.
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